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Etichette & Il cibo di qualità per cani e gatti: La lista degli ingredienti

Etichette & Il cibo di qualità per cani e gatti: La lista degli ingredienti



Prima di tutto, trattandosi di cibo destinato ai nostri cani o gatti dobbiamo tenere presente che le loro necessità, sono molto differenti dalle nostre.

Se analizziamo le differenti necessità, noi umani abbiamo bisogno di assumere in prevalenza carboidrati e quantità più ridotte di grassi e proteine (pensiamo ad esempio a cosa prevede la "dieta mediterranea"); i cani invece necessitano di una dieta nella quale l'apporto di carboidrati, grassi e proteine sia grosso modo equivalente; i gatti, che a differenza dei cani, sono animali strettamente carnivori, necessitano soprattutto di proteine, una discreta quantità di grassi e solo in minima parte di carboidrati.


Nel post precedente di questa serie abbiamo descritto quali sono le informazioni utili che possiamo trovare sulle confezioni per stabilire la qualità di un cibo per cani o per gatti, ma abbiamo solo accennato alla lista degli ingredienti. Eccoci quindi ad affrontare nel dettaglio la lista degli ingredienti.



La lista degli ingredienti, cos'è?

La lista degli ingredienti deve riportare tutte le materie prime utilizzate nella preparazione del cibo e gli ingredienti devono essere elencati in ordine decrescente, il primo ingrediente della lista sarà quindi quello predominante. Inoltre per gli ingredienti che caratterizzano il cibo (ad esempio il salmone in un cibo per gatti al salmone), e per tutti gli altri ingredienti che sono indicati sulla confezione per indicare il prodotto (ad esempio i piselli in un cibo per cani "agnello con piselli") è obbligatorio indicarne, in forma percentuale, la quantità presente nel cibo.


Il primo ingrediente della lista

In un cibo completo che sia adatto al nostro cane o al nostro gatto, il primo ingrediente della lista deve essere una fonte di proteine, carne o pesce, se troviamo qualcos'altro al primo posto della lista, ad esempio cereali (riso, mais, ecc…) di certo non è un cibo adatto ai cani o ai gatti, ma piuttosto ai polli.


La fonte di proteine… carne o pesce. Ma cosa viene utilizzato veramente?

Purtroppo le diciture che i produttori di cibo per animali sono autorizzati ad utilizzare per indicare la fonte delle proteine sono piuttosto generiche e possono darci solo un'idea generale di cosa sia stato effettivamente utilizzato. Vediamo alcune delle diciture più utilizzate.

Carne e derivati: secondo la definizione sono "tutte le parti carnose di animali terrestri a sangue caldo macellati, freschi o conservati con un trattamento idoneo, e a tutti i prodotti e derivati del trattamento della carcassa o parti della carcassa di animali terrestri a sangue caldo".
Si tratta cioè di eccedenze o sottoprodotti derivanti da carni considerate adatte al consumo da parte dell'uomo ma non sempre appetibili e quindi spesso scartate (ad es. polmone, stomaco, cuore, reni ecc.), oppure di ritagli non vendibili derivanti dalla lavorazione dei tagli più pregiati, o in alcuni casi carne di muscolo dei tagli meno pregiati e perciò difficilmente vendibili per il consumo umano. Nei prodotti di fascia alta premium o super-premium la percentuale di carne di muscolo rispetto a quella degli "organi interni" è solitamente più alta rispetto a prodotti di qualità inferiore. La definizione "carni e derivati" non comprende alcune parti talvolta erroneamente associate a questa definizione come ad esempio zoccoli, corna, setole, pelo, denti, piume e becchi.

Pesce e derivati: definizione pressoché identica a quella della carne e derivati, ma in riferimento al pesce e non ad "animali terresti a sangue caldo".


Carne disidratata: contiene gli stessi elementi presenti nella definizione "carni e derivati", ma in questo caso la carne subisce un processo di disidratazione che elimina la maggior parte dell'acqua presente, così che sia più facilmente conservabile e mantenga inalterati i propri principi nutritivi per periodi più lunghi.
E' importante sapere che, soprattutto per quel che riguarda il cibo secco, quando sulla lista degli ingredienti leggiamo che il prodotto in questione contiene una determinata quantità di carne disidratata possiamo essere certi che quella sia la quantità effettivamente contenuta nel cibo; invece, nel caso fosse indicata carne fresca, la quantità di carne realmente presente nel cibo potrebbe essere inferiore a quanto riportato nell'etichetta.
Infatti la pesatura dei vari ingredienti e il calcolo quantità riportate in etichetta avviene prima della cottura (o di altre lavorazioni) perciò il peso rilevato nel caso della carne fresca comprende anche tutta l'acqua contenuta nella carne stessa; una volta eliminata l'acqua, come avviene durante la preparazione delle crocchette, il peso e quindi la quantità di carne rispetto agli altri ingredienti sarà inferiore a quanti rilevato prima della cottura.
Questo discrepanza ha un impatto minore nella preparazione di cibi umidi o semi-umidi.
Perciò, soprattutto se siamo alla ricerca di un cibo secco, meglio scegliere un cibo secco a base di carne (o pesce) disidratato, essendo già stata privata dell'acqua, avremo la garanzia che la quantità pesata prima della cottura sia tutto all'interno della crocchetta.

Pesce disidratato: valgono gli stessi principi espressi per la carne disidratata.


Farina di … :
Con questa dicitura si possono indicare una varietà di ingredienti, anche molto differenti tra loro, infatti sotto questa dicitura possiamo trovare sia ingredienti di scarsa qualità che ingredienti di alta qualità.
In linea generale la dicitura "farina di …" indica che insieme alla carne essiccata e ridotta in polvere possono esserci anche le ossa ridotte in polvere. Purtroppo questa dicitura è alquanto generica e non ci consente di stabilire quanto della farina sia composto da carne e quanto invece da ossa sbriciolate.
Nella maggior parte dei casi indica che si tratta di un ingrediente di scarsa qualità. Infatti le ossa, sebbene possano contribuire a fornire calcio e altri microelementi, non contribuiscono a soddisfare il fabbisogno energetico e sono spesso utilizzate solo riempitivo a basso costo; perciò un cibo con una elevata percentuale di "farina di …" potrebbe non fornire tutte le energie e i nutrienti necessari a soddisfare le necessità del nostro animale, causando malnutrizione e altre patologie.
Però, come anticipato, non sempre la dicitura "farina di…" è associata a ingredienti o a prodotti di scarsa qualità, se nella dicitura è specificata la specie, come ad esempio "farina di manzo", "farina di cervo" o "farina di salmone", è probabile si tratti di un ingrediente di alta qualità composto in prevalenza da carne essiccata e da una quantità minima di ossa, la quantità strettamente necessaria a fornire il giusto apporto di calcio e microelementi.

Diciture utilizzate per farine di scarsa qualità:
"Farina animale", "Farina di sottoprodotto animale", "Farina di carne", "Farina di carne di sottoprodotto animale", "Farina di sottoprodotto di pollo", "Farina di carne e ossa", e altre …

Diciture che indicano una farina di carne di alta qualità:
"Farina di manzo", "Farina di cervo", "Farina di agnello", "Farina di salmone", e simili…


Purtroppo dall'etichetta non è possibile ricavare ulteriori informazioni e non possiamo capire quale sia l'effettiva qualità degli ingredienti utilizzati; per avere l'assoluta certezza della qualità degli ingredienti utilizzati sarà necessario fare ulteriori ricerche e cercare maggiori informazioni da altre fonti.



Gli altri ingredienti della lista

Oltre a qual'è il primo ingrediente della lista facciamo anche attenzione a quali sono gli ingredienti che appaiono al secondo e terzo posto, in alcuni casi i produttori di cibo cercano di mascherare il contenuto di carboidrati suddividendolo in più voci (ad esempio "amido di mais" e "destrosio di mais") o in diversi ingredienti ("riso" e "mais") che, se presi singolarmente, hanno valori inferiori al primo ingrediente, ma che sommati possono raggiungere quantitativi superiori.
Intendiamoci, a meno che il nostro animale non sia affetto da particolari patologie, una piccola quantità di carboidrati (riso, mais, pasta, ecc…) non è dannosa, purché sia una quantità moderata, all'interno di una dieta corretta e bilanciata sulle sue esigenze.
Un altro aspetto in cui la lista degli ingredienti ci può aiutare molto è quello di valutare la reale incidenza degli ingredienti secondari o "esotici" presenti nel cibo.
Spesso oltre al "gusto" del cibo (di cui abbiamo parlato in precedenza qui) i produttori inseriscono, e pubblicizzano sulle etichette ingredienti secondari (ad esempio "pollo con piselli" o "anatra e zucchine") e ingredienti più o meno "esotici" (melograno, frutti rossi, bacche di goji, ecc); quindi se, come dicevamo, questi ingredienti sono menzionati sull'etichetta, il produttore è tenuto a specificare in che percentuale sono presenti nel cibo.
Possiamo perciò sapere, leggendo la lista degli ingredienti, in che quantitativo è effettivamente presente uno di questi ingredienti "esotici"; talvolta le percentuali sono così ridotte da rendere insignificante la presenza di quell'ingrediente nel cibo: percentuali nell'ordine del 0.1% significa 1 grammo per ogni Kg di cibo; lo 0.01% equivale a 0,1 grammi in ogni kg di cibo; potete trovare cibi con etichette che riportano valori simili.
Quindi, soprattutto nel caso si scelga un particolare cibo per via di qualche ingrediente "esotico", vi consigliamo di verificare che sia presente in quantità ragionevoli, o potreste trovarvi a pagare per un miraggio.



Additivi: Vitamine, Minerali e altri... I buoni e i cattivi.

Nei cibi per cani e gatti di alta qualità, così come in quelli di scarsa qualità, sono spesso, per non dire sempre, aggiunte altre sostanze, che posso essere elencate nella lista degli ingredienti o in un elenco separato.
Questi additivi possono includere sostanze essenziali o comunque benefiche per il nostro gatto o il nostro cane come ad esempio le vitamine:
Vitamina A: importante per la cute, la vista e il sistema nervoso;
Vitamine del gruppo B: importanti per i muscoli, il manto e le energie
Vitamina C e Vitamina E: entrambe efficaci antiossidanti, rinforzano il sistema immunitario e combattono i radicali liberi
Vitamina D: per legare il calcio alle ossa e rinforzarle
Vitamine del gruppo K: per il sangue il fegato ed in generale il sistema cardiovascolare

I minerali, come ad esempio:
Calcio e fosforo: a beneficio delle ossa e del sangue.
Magnesio: contribuisce ad assorbire le vitamine
Oligoelementi essenziali come ferro, zinco, rame, iodio, ecc.

E altre sostanze fondamentali come la taurina, gli acidi grassi (Omega3 e Omega6), i probiotici, ecc…

Purtroppo non tutti gli additivi hanno in impatto positivo sulla salute dei nostri animali, al contrario alcuni degli additivi che vengono aggiunti hanno effetti nocivi sulla loro salute.
Coloranti: da E100 a E199 hanno solo una funzione estetica per cercare far apparire il cibo più invitante, soprattutto ai nostri occhi, ai nostri animali non interessa più di tanto e possono causare crisi allergiche anche gravi, quindi meglio evitarli, soprattutto E102, E104, E127, E128, E133.
Conservanti: da E200 a E299. In particolare gli elementi da E210 a E228 e quelli da E249 a E252 sono particolarmente pericolosi e in alcuni casi potenzialmente cancerogeni
Antiossidanti: da E300 a E322 particolare attenzione agli elementi E304, E320, E321
Regolatori di acidità: da E325 a E341 con particolare attenzione a quelli della serie da E338 a E341
Esaltatori di sapidità: da E620 a E637, particolarmente pericoloso il Glutammato monosodico codice E620


L'aggiunta di questi additivi artificiali ha chiaramente lo scopo di alterare la percezione del prodotto, provando a nascondere la scarsa qualità degli ingredienti, per cercare di farlo sembrare migliore di quanto non sia realmente. E appunto in realtà si tratta di un cibo di basso livello, preparato con ingredienti di scarsa qualità, al quale sono state aggiunte sostanze artificiali, e potenzialmente nocive, con lo scopo di migliorarlo… davvero è un cibo di questo tipo che volete dare la vostro cane o al vostro gatto ?!
L'attuale regolamento non obbliga i produttori a dichiarare singolarmente quali additivi sono stati aggiunti, ma solo la categoria di appartenenza, quindi sull'etichetta ad esempio troveremo indicato "conservanti", ma non potremo sapere se si tratta dei più innocui E270 (Acido lattico) o E290 (Anidride carbonica) oppure del ben più nocivo e pericoloso E210 (Acido benzoico) ritenuto essere causa di allergie e potenzialmente cancerogeno.
Perciò, se vogliamo essere certi di scegliere per il nostro gatto o per il nostro cane un cibo che sia sano e di alta qualità meglio evitare i prodotti che riportano notazioni generiche, e scegliere invece un prodotto senza notazioni relative agli additivi o che è indicato essere "senza additivi".


Un'ultima annotazione prima di concludere, le leggi statunitensi che regolamentano le informazioni da inserire nelle etichette dei cibi per cani e gatti sono più specifiche rispetto a quelle europee; perciò nel caso il cibo sia stato prodotto negli Statu Uniti, o sia destinato anche al mercato USA, leggendo la versione statunitense dell'etichetta potremmo trovare, in alcuni casi, informazioni più dettagliate rispetto a quanto riportato in italiano.




Alla prossima!!
Lo staff di mypetMall.net
Jin Paganelli



Nota: come nel precedente post (questo) ho parlato indistintamente di cibo per cani e gatti in quanto le informazioni reperibili sulle etichette sono uguali, che si tratti di cibo per cani (secco, umido o semi-umido) o di cibo per gatti (secco, umido o semi-umido) Questo però non significa assolutamente che cibi per cani e cibi per gatti, anche se di alta qualità, siano equivalenti e intercambiabili. L'organismo e l'apparato digerente del cane è profondamente diverso da quello del gatto; quindi gatti e cani necessitano di nutrienti diversi e in proporzioni differenti, proprio per questo devono essere nutriti con il loro cibo specifico.




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