
Balto e Togo
Mi è tornata in mente questa favolosa storia vera perché in questi giorni mi è capitato di avere per le mani una copia di "Balto e Togo - La Leggenda" ("The Great Alaskan Race").
Il film, uscito in Italia i primi giorni di settembre (2020), racconta l'impresa compiuta da questi due stupendi cani da slitta, e pur non essendo un "capolavoro assoluto" rimane un film godibile con una storia degna di essere raccontata.
Per la cronaca, "Balto e Togo – La leggenda" è la terza trasposizione cinematografica dell'impresa compiuta nel 1925 da questi eroici cani da slitta, risale infatti al 1995 il film d'animazione "Balto" prodotto dalla Amblimation (società appartenuta a Steven Spielberg e poi confluita in Dreamworks); inoltre, nel 2019, Disney ha rilasciato il lungometraggio "Togo – Una grande amicizia" in esclusiva sul proprio canale digitale Disney+.



Ma parliamo della vera storia di Togo e Balto, due Siberian Husky e leggendari cani da slitta che nel 1925, alternandosi con altre staffette, viaggiarono per più di 600 miglia per portare l'antitossina ai bambini colpiti da un focolaio di difterite a Nome, un piccolo paese affacciato sul mare di Bering nel nord dell'Alaska.
La vera storia
Leonhard Seppala, proprietario di Togo e Balto, arrivò in Alaska dalla Norvegia. Era uno dei tanti emigranti che partì dalla sua terra natale per cercare l'oro. Non trovò oro, ma trovò l'amore di una donna Inuit e divenne uno del suo popolo, riuscendo ad innamorarsi anche di quel luogo impervio. Alla prematura morte della moglie restò solo con la figlia Sigrid e, quando nel 1925, la piccola rischiò di morire per difterite, insieme a tanti altri bambini della cittadina di Nome, Seppala prese con sé il vecchio cane da slitta Togo e percorse il tratto più lungo della famosa staffetta di musher (il musher è il conducente di una muta di cani da slitta), che recuperò il siero e salvò la città di Nome dallo spettro di una terribile epidemia.
Per decenni l'impresa è stata attribuita a Balto, in realtà, il cane Balto percorse solamente l'ultimo tratto del lungo percorso e consegnò l'antitossina mentre la grande fatica, toccò al vecchio Togo. Per questo motivo quasi nessuno conosceva il nome di Leonhard Seppala e quello del valoroso Togo, i veri eroi dell'impresa, che percorsero qualcosa come 400 miglia sul totale di 600. Ben 18 staffette si alternarono per coprire le restanti 200 miglia. L'impresa del musher Seppala e di Togo, fu veramente epica anche perché il tragitto fu percorso in un clima sfavorevole, con temperature medie di quaranta gradi sotto lo zero, dimostrando che il coraggio dell'uomo e la fedeltà di un cane potevano arrivare là dove non erano capaci di arrivare né aerei né navi.
Successivamente ad entrambi i cani venne riconosciuto il merito dell'eroica impresa.
Il corpo imbalsamato di Balto si trova nel Museo di Storia Naturale di Cleveland, mentre il corpo imbalsamato di Togo è esposto nel Museo di Storia Naturale di Wasilla nella sua Alaska.
In ricordo di questa eccezionale impresa, nel 1973 fu istituita una gara per cani da slitta denominata Iditarod che ripercorre il tragitto tranNome e la capitale Anchorage compiuto durante quell'impresa.



Quella di Togo e Balto è una splendida storia che ci apre il cuore alla speranza per un sereno 2021!
Alla prossima!!
Lo staff di mypetMall.net
Maria Cristina Monti